Commercio: gruppo alto livello, raccomandazioni per crescita in Ue
(Da www.euractiv.it)
Il Gruppo europeo di alto livello sulla competitività del commercio al dettaglio ha presentato alla Commissione Ue una serie raccomandazioni per favorire la crescita del settore in Europa, con particolare attenzione all’e-commerce, l’innovazione, il mercato unico, le pmi e l'ambiente di lavoro.
Il Gruppo europeo di alto livello sulla competitività del commercio al dettaglio (High Level Group on Retail Competitiveness) è stato istituito nel 2013 per assistere la Commissione Ue nello sviluppo di politiche volte a migliorare il settore. Nel suo rapporto per l’anno 2015 il gruppo ha individuato cinque aree d’intervento su cui la Commissione europea dovrebbe lavorare per rafforzare la competitività del commercio al dettaglio nell’Ue: mercato unico, e-commerce, pmi, innovazione e ambiente di lavoro.
Mercato unico
Sebbene il settore del commercio al dettaglio giochi un ruolo essenziale nell’economia europea, con una pmi su 4 attiva in questo settore e 29 milioni di lavoratori, esistono tuttora alcune barriere che ostacolano la libera circolazione dei prodotti. L’ostacolo principale è rappresentato dalla mancanza di uniformità legislativa nell’Ue; ogni stato membro, infatti, ha regole proprie per l’etichettatura e i requisiti dei prodotti, spingendo produttori e rivenditori ad adeguarsi alle norme di ogni paese.
Per favorire la libera circolazione delle merci, il gruppo ha proposto di ridurre le barriere legislative nell’Ue, adottando anche un registro europeo per i prodotti non alimentari.
E-commerce
Nel 2014 solo il 15% delle imprese ha venduto online i propri prodotti in un altro paese. Anche in questo caso la frammentazione normativa nell’Ue ostacola la crescita del commercio elettronico, insieme alla mancanza di fiducia dei consumatori nei confronti dei servizi digitali. Per contrastare questa tendenza il gruppo ha invitato la Commissione Ue ad adottare misure per rafforzare la fiducia delle imprese e dei consumatori nell’e-commerce, aiutando gli stati membri nella lotta alle pratiche fiscali sleali. Queste raccomandazioni si inseriscono nel contesto della strategia europea per il mercato unico digitale, adottata lo scorso maggio.
In occasione di un dibattito sulla strategia in commissione mercato interno (Imco) del Parlamento europeo, l’eurodeputato Marco Zullo (M5S) ha sottolineato l’importanza di porre i consumatori e le pmi sullo stesso livello, abolendo le barriere digitali nel mercato unico europeo.
Pmi
Tra le principali difficoltà incontrate dalle pmi del commercio al dettaglio nel mercato unico ci sono l’accesso al credito e la visibilità nel mondo digitale. La mancanza di informazioni e l’assenza di risorse da investire in nuovi metodi commerciali, infatti, riducono le possibilità di sviluppo delle imprese europee. Per stimolare la crescita delle pmi, il gruppo ha proposto la creazione di piattaforme per l’e-commerce e di iniziative informative per aiutare gli imprenditori nell’accesso ai fondi europei e nazionali.
Innovazione
Le pmi del commercio al dettaglio, secondo il gruppo, non sono pienamente consapevoli dell’importanza dell’innovazione per la crescita della propria attività. A questo problema si aggiungono regole complesse, la mancanza di supporto da parte delle istituzioni e di risorse umane specializzate.
Il gruppo ha pertanto invitato la Commissione Ue a prendere in considerazione le esigenze e le caratteristiche del settore nella definizione dei bandi del programma europeo per la ricerca e l’innovazione, Horizon 2020, coinvolgendo di più gli imprenditori negli advisory group dei programmi innovativi.
Ambiente di lavoro
Il commercio al dettaglio ha vissuto negli ultimi anni profondi cambiamenti, tra cui la digitalizzazione e l’internazionalizzazione del settore, che hanno favorito lo sviluppo di nuove competenze e di posti di lavoro. Secondo il gruppo la qualità del lavoro nel settore del commercio al dettaglio potrebbe essere migliorata incentivando il dialogo, a livello europeo, tra parti sociali e rappresentati delle istituzioni, con particolare attenzione all’area dell’e-commerce.
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