Schede primarie

Sociale: proposte Ue su diritti, lavoratori distaccati e sommerso

09 Marzo 2016

(Da www.euractiv.it)

La commissaria Thyssen ha presentato a Bruxelles un primo quadro del pilastro europeo dei diritti sociali

marianne thyssen

Pilastro europeo dei diritti sociali

La commissaria Ue per l'occupazione, Marianne Thyssen, ha presentato l'8 marzo, a Bruxelles, una prima bozza del pilastro europeo dei diritti sociali, l'iniziativa annunciata dal presidente della Commissione Jean Claude Juncker per integrare i risultati raggiunti in materia di protezione dei lavoratori nei diversi stati dell’Unione.

Il pilastro intende contribuire allo sviluppo di un’unione economica e monetaria, orientando le politiche europee in una serie di settori essenziali per il buon funzionamento dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale negli stati membri.

Nel corso del 2016 la Commissione Ue avvierà un dibattito con le altre istituzioni Ue, le autorità e i parlamenti nazionali, le parti sociali, la società civile, gli esperti del mondo accademico e con i cittadini dell'Unione. In questo contesto, il Collegio dei commissari ha lanciato una consultazione pubblica sul pilastro europeo dei diritti sociali, con l’intento di effettuare una valutazione sulle norme attualmente vigenti nell'ordinamento giuridico dell'Ue (acquis sociale). L’obiettivo è riflettere sulle nuove tendenze nell'organizzazione del lavoro e della società, raccogliendo opinioni e osservazioni sui principi individuati nella prima stesura del pilastro.

I risultati della consultazione, aperta fino al 31 dicembre 2016, contribuiranno alla stesura definitiva del pilastro.

Riforma direttiva su distacco lavoratori

La Commissione Ue ha inoltre presentato la proposta di riforma della direttiva sul distacco dei lavoratori, per rispondere alle nuove esigenze del mercato del lavoro. Tra il 2010 e il 2014, infatti, il numero di distacchi è aumentato di quasi il 45%, soprattutto nei settori edile, manifatturiero e dei servizi.

La revisione della direttiva, datata 1996, intende facilitare il distacco in condizioni di concorrenza leale, nel rispetto dei diritti dei lavoratori con un contratto in uno stato membro che vengono temporaneamente trasferiti in un altro paese Ue dal datore di lavoro.

In particolare, la proposta mira a garantire condizioni salariali eque e parità di trattamento nel paese ospitante tra le imprese locali e quelle che distaccano i lavoratori. La riforma introdurrà modifiche in tre aree principali: la retribuzione dei lavoratori distaccati, anche nel caso di subappalti, le norme sui lavoratori interinali e il distacco di lunga durata.

In base alla proposta, i lavoratori distaccati saranno generalmente soggetti alle stesse norme che regolano il trattamento economico e le condizioni di lavoro dei lavoratori locali, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà e delle condizioni stabilite dalle autorità pubbliche e dalle parti sociali dello stato membro ospitante. Sono previsti, inoltre, nuovi strumenti per combattere frodi ed abusi e per migliorare la cooperazione amministrativa tra le autorità nazionali competenti in materia di distacco.

La riforma della normativa integrerà la direttiva di applicazione del 2014 relativa al distacco dei lavoratori, che deve essere recepita negli ordinamenti nazionali entro giugno 2016.

Piattaforma lavoro sommerso

Il 9 marzo la Commissione Ue ha presentato una proposta per la piattaforma europea sul lavoro sommerso, che si aggiunge alla relazione approvata lo scorso febbraio dal Parlamento europeo.

Obiettivo della piattaforma è migliorare la cooperazione per prevenire e scoraggiare il lavoro nero nell'Ue, riunendo tutti gli organismi di contrasto che si occupano della lotta contro il lavoro sommerso, come gli ispettorati del lavoro e della sicurezza sociale, le autorità fiscali e quelle preposte alle politiche migratorie, insieme ad altri stakeholder.

La proposta prevede che tutti gli stati membri partecipino alla piattaforma per affrontare anche le situazioni transfrontaliere.

Photo credit: European Parliament via Foter.com / CC BY-NC-ND